Nuova puntata per la saga di Bip Mobile, l’operatore virtuale che ha lasciato il 30 dicembre oltre 220mila clienti senza linea telefonica. Dopo la ricostruzione fatta da Telogic (il service enabler) e la delibera Agcom che racconta di problemi finanziari esistenti da mesi, ora è la volta di Bip Mobile che racconta la propria versione con un comunicato sul proprio sito. Il passaggio più spiazzante è quello iniziale, dove viene addossata a Telogic la colpa di aver sospeso il servizio (come se un fornitore che non viene pagato da mesi non abbia il diritto di farlo):

Schermata 2014-01-03 alle 23.18.28Non è stata Bip, dunque, a lasciare senza servizio i propri clienti!
Al contrario, Bip ha cercato in tutti i modi di opporsi a tale scelta per tutelare la propria azienda e i propri clienti.

L’operato di Telogic è stato subdolo ed incontrollabile a partire dai primi giorni di ottobre quando ha, prima, disabilitato, senza preavviso, i servizi di segreteria per tutti i clienti e poi, a novembre, ha ridotto a pochi Kbps la banda delle comunicazioni dati UMTS. Entrambe le azioni sono state giustificate da Telogic come “fault” delle loro piattaforme e mai risolti.

Pronta la replica sia di Telogic sia di 3 Italia. «Telogic – è riportato in una nota – preferisce non commentare quanto apparso oggi sul sito di Bip Mobile. Alla luce di quanto scritto e asserito dalla stessa Bip Mobile è evidente che si tratta di dichiarazioni quantomeno “deliranti” e diffamatorie alle quali verrà risposto nelle opportune sedi».

Per i clienti, la via più veloce di salvezza è la portabilità del numero: verso 3 Italia dovrebbe essere meno rischiosa, visto che sim e archi di numerazione sono gestiti da 3 stessa. Ma in linea teorica dovrebbe essere garantita verso qualsiasi gestore, come spiega Alessandro Longo.