Allarme e-mail in Gran Bretagna: nell’ultima settimana un ”buco nero” si e’ mangiato milioni di messaggi elettronici. Il misterioso ‘crash’ – ha riferito oggi il quotidiano ‘Daily Telegraph’ – ha colpito gli utenti di Tiscali Broadband, la filiale britannica della compagnia informatica sarda. Molti di questi utenti (che complessivamente sono un milione e ottocentomila) non si sono nemmeno accorti del problema: non hanno infatti ricevuto alcuna allerta sul fatto che le loro e-mail non erano mai giunte a destinazione. Sulla scia di furiose reazioni da parte di molti inveleniti abbonati, Tiscali Braodband ha spiegato che la corrispondenza elettronica e’ andata persa per colpa degli ‘spammer’ e cioe’ della gente che riversa sul sistema enormi quantita’ di ‘junk mail’, posta-spazzatura. Alcuni fornitori di accesso a Internet avrebbero bloccato automaticamente le e-mail in arrivo da Tiscali Broadband nel tentativo di filtrare e bloccare l’enorme massa di messaggi-spazzatura e avrebbe cosi’ creato la voragine dove tutto e’ scomparso. Il problema dovrebbe essere risolto nei prossimi giorni, con l’installazione di un nuovo hardware. Nel frattempo Tiscali Broadband si e’ scusata con i propri abbonati e ha consigliato di mandare e-mail servendosi di Hotmail o di altri servizi basati direttamente sul Web. (ANSA).

A me la spiegazione sullo spam convince poco, almeno per come è riportata dall’Ansa. Certo è che ci stiamo abituando ad affidare i nostri dati, le foto, i documenti, i video a servizi terzi (dalle webmail a Flicker, da YouTube a GoogleDocs): forse sarebbe il caso di riflettere e iniziare a pensare che questi servizi non sono infallibili. Insomma, la cara vecchia copia su hard disk (con backup incrementale o – come ho sol mio pc di casa – con hard disk copia) può sempre tornare utile.