L’entrata in vigore delle nuove norme sui call center aveva fatto stappare bottiglie di spumante alle migliaia di precari del settore. Niente più contratti coccodè e similari: il lavoratore del call center va assunto, a meno che non sia un venditore.

La prima reazione è di Atesia, società ex Telecom ora in mano all’imprenditore romano Tripi: 550 licenziamenti (si potranno chiamare così anche se si tratta di contratti precari?) su 3800 addetti.

Meglio rimettere il tappo alla bottiglia in attesa di tempi migliori…