‘Vodafone Casa Numero Fisso’ è stata bloccata dal Tribunale di Roma. L’offerta – ampiamente pubblicizzata da oltre due settimane – non potrà quindi essere proposta (almeno nella versione attuale) e gli spot dovranno essere interrotti (o modificati).

Il tribunale, intervenuto su richiesta di Telecom Italia, ”inibisce l’ulteriore commercializzazione e prevendita del servizio ‘Vodafone Casa Numero Fisso’, nella parte in cui viene offerta, all’utente, anche la portabilita’ del numero geografico dalla rete fissa Telecom sulla rete mobile Vodafone, in quanto costituente illecito concorrenziale”.

In altre parole, Vodafone potrà commercializzare l’offerta con numerazioni ex novo, ma non potrò offrire la portabilità del numero fisso Telecom sui cellulari Vodafone.

Secondo il Tribunale, la commercializzazione del servizio ”attua una modalita’ scorretta di concorrenza”, in particolare ”laddove garantisce all’utente la portabilita’ del numero dalla rete fissa Telecom sulla rete mobile Vodafone”, presentando ”come possibile, nell’attuale sistema regolamentare, la conservazione del numero telefonico nel passaggio ‘tra reti che forniscono servizi in postazione fissa e reti mobili”’. Invece, rileva il Tribunale, ”non sussiste un obbligo per l’operatore Telecom di assicurare la portabilita’ dei numeri geografici ad esso assegnati alla concorrente Vodafone, operatore di rete mobile, in quanto e’ regolamentata esclusivamente la service provider portability e non anche la service portability, quale quella del numero tra servizi di rete fissa e di rete mobile”.

Il Tribunale ricorda tra l’altro che la service portability e’ stata esclusa dalla regolamentazione ”essenzialmente in esigenze di trasparenza tariffaria, in quanto e’ impossibile, per chi chiama, distinguere sulla base del prefisso chiamato, la tipologia del servizio utilizzato e si sarebbe dovuto adottare modelli tariffari volti ad addossare sull’utente chiamato un costo aggiuntivo legato alla mobilita”’.

Quanto alla pubblicita’, secondo il Tribunale ”e’ ingannevole, da un lato, prospettando sempre come giuridicamente possibile una service portability e come sussistente un obbligo di Telecom di garantire tale portabilita’ e, dall’altro lato, non fornendo alcuna informazione trasparente circa le limitazioni del servizio, l’utilizzo del numero geografico limitato alla c.d. Vodafone Area, con sua relativa specificazione, e sui costi aggiuntivi, per potere ricevere le telefonate sul numero c.d. fisso al di fuori della c.d. Vodafone Area e sulla necessita’ della previa attivazione del servizio di trasferimento della chiamata dal numero fisso a quello di telefonia mobile”.

Ora Telecom Italia potrebbe chiedere l’udienza di merito, per procedere a una richiesta di risarcimento danni. Coinvolti anche il ministero delle Comunicazioni (l’istruttoria dovrebbe concludersi nei prossimi giorni) e l’Agcom, che si riunirà la prossima settimana.