Ma cosa dice davvero la Commissione Europea sull’ormai annosa questione dei costi di ricarica?

Quando sentirete per l’ennesima volta che “l’Unione Europea ha deciso di intervenire” (insieme alla seconda cosa non vera, ovvero che “il costo di ricarica è un’anomalia italiana”), potete tranquillamente citare questa lettera dell’Unione Europea:

A nome del Commissario alla concorrenza Neelie Kroes, il direttore del DG alla concorrenza Michael Albers ha sottolineato nella sua lettera che spetta alle autorità italiane intervenire sullaquestione. La questione dei costi di ricarica deve essere “affrontata dalle autorità nazionali essendo queste posizionate meglio per investigare la questione”, per il fatto che “il centro di gravità della presunta anomalia è il territorio italiano”. AGCOM e AGCM “hanno infatti il compito di monitorare il mercato e di intervenire a livello regolamentare (o sulla base della normativa a tutela della concorrenza) qualora sia ritenuto necessario. Pertanto, sulla base dell’azione intrapresa dalle Autorità italiane, la Commissione non intende analizzare la compatibilità dei costi di ricarica dei telefoni mobili italiani con la normativa comunitaria”.