Ricordate la surreale ‘conversazione digitale’ del post “Digital PR un tanto al chilo?”. La stessa agenzia, la stessa PR per conto dello stesso cliente mi hanno scritto ieri… per la serie al peggio non c’è mai fine.

“Buondì, non so se ti ricordi di me sono X e lavoro come digital pr di Z. Stamani abbiamo lanciato un mini sondaggio, con la domanda “Se un giorno potessi volare, che fareste?” Abbiamo inserito alcune risposte chiuse, ma siete liberissimi di darci la vostra opinione 

Il sondaggio lo trovi a questo link: http://www.facebook.com/questions/[etcetc]

Vi informo che venerdì 23 Dicembre sarà il mio ultimo giorno in MediaHook, continuerò il mio percorso da digital pr in altri luoghi.

Non vi libererete tanto facilmente di me hihi.

*Mi scuso per l’invio innumerevole di mail, ma abbiamo riscontrato alcuni problemi con outlook. Questa è la versione definitiva.

Grazie mille”.

Da dove partiamo? Dall’inizio?

Se contatti nuovamente una persona che era infastidita dai tuoi messaggi precedenti per la scarsa professionalità e il pressapochismo, assicurati di aver recepito il messaggio e proponiti in maniera diversa.

Scrivi per cose rilevanti, non per fare spam di un sondaggio inutile e banale propinato via Facebook, su argomento non di interesse. E poi – ammesso che mi interessi – spiega perché dovrei rispondere ad un sondaggio.

Scrivi in un italiano corretto: “Se un giorno poteste volare”, non potreste volare.

Sii professionale: non mandare un messaggio per conto di un tuo cliente e nella stessa mail mi comunichi che non lavorerai più per quell’agenzia di lì a poco.

Sii professionale (bis): non siamo alle scuole elementari nè siamo amici, la frase “Non vi libererete tanto facilmente di me hihi.” suscita solo un “purtroppo” come pensiero successivo.

Questo post è dedicato ai professionisti delle agenzie di digital pr che si trovano ‘concorrenti’ di questo livello. Hanno anche clienti grossi, se lavorano così è un’opportunità per proporvi.

Un pensiero anche al cliente di questa agenzia, che sta buttando i soldi nel cesso e magari non se n’è ancora accorto.