Luca riprende, e non posso esimermi dal fare lo stesso, una dichiarazione del presidente dell’Ordine dei giornalisti Lorenzo Del Boca:

(ANSA) – TORINO, 7 LUG – ”Nel paese dei ciechi, chi ha un occhio sembra vedere in modo straordinario. Ricordiamoci che dove il conformismo e l’omologazione sono la regola e’ facile che i blog vengano visti come il maggiore strumento di liberta’ di stampa”: il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, non e’ convinto la rete sia piu’ libera rispetto ai media tradizionali, se non in quei Paesi dove non c’e’ o e’ molto scarsa la liberta’ dell’informazione. Del Boca lo ha detto nell’ambito di un dibattito, ieri sera a Torino, sulla professione iornalistica e il futuro dei prodotti editoriali che ha preso spunto dal libro del giornalista Claudio Cerasuolo Paladini di Carta. ”A lungo andare – ha spiegato – illudersi che la liberta’ sia nel cicaleccio della piazza resta un’illusione. Ci sono regole, scritte e non scritte, che restano immutate. I giornalisti devono essere testimoni dei fatti che raccontano e rimane buona norma non credere alla prima versione, ma interpellare piu’ fonti. Nel rappresentarle poi bisogna saper usare equilibrio: in teatro il protagonista avra’ piu’ peso della comparsa e l’usciere meno di entrambi. Un blog invece rischia di scambiare i ruoli. Una notizia sbagliata puo’ diventare una verita’ mediatica”. I giornalisti – ha aggiunto – conquistano la liberta’ ogni giorno attraverso la competenza, la conoscenza dei fatti.

La tesi, dunque, è che la libertà della blogosfera sia un’illusione: è solo un cicaleccio da piazza, perchè i giornalisti conquistano ogni giorno la libertà attraverso la competenza e la consoscenza dei fatti. I blogger, evidentemente, no.

Non credo che valga la pena commentare più di tanto queste affermazioni. Da giornalista iscritto all’Ordine, non ha mai pensato che i blogger siano degli strani personaggi che aumentano il rumore di fondo offuscando la verità.

Per fortuna non sono il solo a pensarla così… Tom Friedman scrive sul New York Times:

“The blogosphere has made the global discussion so much richer — and each of us so much more transparent.” [via]

Chi glielo dice a Lorenzo del Boca?