A Torino esiste un servizio chiamato Torino Facile, “il portale e-gov della Città di Torino”. E’ un progetto della Città e del CSI Piemonte, per offrire “un insieme di servizi on line in grado di sostituire le funzionalità offerte dagli sportelli comunali”.

Nei giorni scorsi un conoscente si è registrato, complice il ‘pastrocchio’ per il borsellino elettronico con cui pagare la mensa scolastica (ma questo argomento meriterebbe un post a parte, ad esempio per commentare i 2 euro extra richiesti per chi paga con carta di credito on line).

torinodifficile_maxkavaProva e riprova, non riesce ad accedere. Scrive al servizio di assistenza e quella a fianco è la risposta, riassumibile più o meno così: “Gentile utente, si ricordi che il sistema è sensibile al maiuscolo/minuscolo e che se ha scelto una password più lunga di 8 caratteri, comunque deve inserire nel campo password i primi 8“.

Io l’ho letta e riletta, questa mail. Perchè non ero sicuro di aver letto bene. Le menti informatiche piemontesi hanno prodotto questo sistema che, qualsiasi sia la lunghezza della password, legge solo, sempre e comunque i primi 8 caratteri. Geniale.

Update:
@Twitorino mi fa sapere via Twitter che:
– le password sono crittografate e inserite sotto HTTPS, non in chiaro
– per alcuni servizi, il passaggio dall’autenticazione Torinofacile ai servizi limita la password a 8 caratteri
– il blocco della lunghezza a 8 caratteri in fase di registrazione, di modo che l’utente non possa registrarsi con password più lunghe, è in fase di realizzazione ma i tempi saranno lunghi per la complessità dei sistemi