Mentre la Polizia de La Spezia blocca una banda che, grazie agli 899, ha racimolato 6 milioni di euro, sul mercato italiano c’è ancora qualcuno che con queste numerazioni la prende alla leggera. Il fenomeno-dialer, insomma, è tutt’altro che sopito.

E’ il caso di Telecom Italia: in questi giorni sta inviando ai propri clienti un PIN provvisorio per accedere alle numerazioni non geografiche, comunicato nella bolletta le modalità di utilizzazione per le chiamate ad acceso selettivo.

Fino allo scorso aprile, gli utenti Telecom avevano la possibilità di disabilitare permanentemente l’accesso alle numerazioni “a rischio forse”. Il boom dei dialer e delle truffe 899 avevano spinto – per fortuna – parecchi utenti a bloccare permanentemente questo tipi di chiamate. In fdin dei conti, sapendo a pripri che non si chiamerà un 899 nemmeno sotto tortura, e considerando l’andazzo di addebitare chiamate random agli 899 in bolletta, perchè rischiare?

Ora Telecom, probabilmente scottata dal crollo degli addebiti 899, inventa un nuovo sistema meno garantista e assolutamente soggetto a frodi. Il PIN, da digitare per accedere a 899 e collegati. Con questa modalità di accesso, non aumenta la protezione degli utenti (quale migliore protezione di una disabilitazione permanente?), aumenta solo la possibilità di Telecom di addebitare chiamate agli 899 senza che il cliente possa contestare.

Telecom potrà infatti avere buon gioco a sostenere che per effettuare chiamate verso 899 serva un PIN e che quindi se in bolletta c’è una chiamata, il PIN è stato digitato. Peccato che quel PIN sia a disposizione di praticamente chiunque (famigliari, parenti, amici, ladri di posta e truffatori vari) e che permetta le chiamate anche dalla centralina in strada (Striscia la Notizia, le Iene, Report: quante trasmissioni hanno già mostrato quanto sia facile effettuare chiamate abusive…).

Qualcuno potrebbe obiettare che il PIN provvisorio si può cambiare chiamando il 48187. Vero, ma sappiamo a priori che pochi utenti si sono accorti della “novità” sul PIN e quindi chiameranno. In seconda battuta, nessuno è in grado di garantire la segretezza e la riservatezza dei dati memorizzati tramite 48187.

Nei fatti, significa che il nuovo sistema permette a Telecom di mettersi al riparo da ogni contestazione o quasi e che i consumatori non potranno opporsi a bollette stratosferiche con chiamate verso gli 899 (ho visto personalmente bollette di linee telefoniche con disabilitazione permanente che contenevano addebiti a 892, 899, ecc: in quel caso, almeno, il consumatore ha potuto opporsi all’addebito e ha vinto).

L’Agcom dovrebbe intervenire immediatamente, abilitando le utente telefoniche esclusivamente alle chiamate nazionali e verso i cellulari. Chi vuole usare il telefono per chiamate diverse (numerazioni speciali, non geografiche, internazionali, satellitari, ecc) dovrebbe chiedere in forma scritta a Telecom l’apertura della propria linea (oppure dovrebbe esprimere il proprio consenso sul contratto). In questo caso Telecom dovrebbe inviare un PIN, separato dalla bolletta ed in forma anonima (sul modello carta di credito/Bancomat). Utopia?