Vento freddo sul caso Ipse, la società che ha vinto l’asta per una licenza UMTS ma non ha mai lanciato il servizio (né pagato l’intero prezzo della licenza). Tutto è congelato, come scrive Affari&Finanza oggi: il garante Calabrò congela Ipse in attesa del Consiglio di Stato, l’Agcom congela le frequenze fino al 2008.
La vicenda è parecchio ingarbugliata, perchè il ministro delle Comunicazioni attende il parere del Consiglio di Stato per sciogliere l’intricata vertenza con la controllata di Telefonica (passata nel frattempo a Capitalia). Tim, Vodafone e Wind vorrebbero i 15MHz dell’Umts (ovvio, visti i prezzi fissati da Agcom oggi: 150 milioni), 3 è ovviamente sul piede di guerra (i 5 Mhz aggiuntivi pagati nel 2000 826 milioni, prezzo spropositato se confrontato con quanto si chiede oggi e visto che qualcuno non ha ancora pagato…).
Contro il ritiro della licenza 3G (mai pagata interamente), Ipse ha presentato diversi ricorsi, in ballo 600 milioni mai versati e coperti da fideiussione di Mcc (Capitalia). Il Governo può incassare quando vuole, ma il tema è così complicato che non l’ha ancora fatto…
no dico, la gara è stata fatta nel 2000. E’ un paese serio quello in cui tutto è rimasto fermo per 8 anni? Otto anni!
Beh, basta guardare la durata media di un processo civile, credo sia superiore alla decina di anni…