Molti si schierano a favore di CocaColla, che dovrà chiudere (o meglio cambiare nome) dopo una diffida di Coca Cola.

Scrivono gli autori del blog italiano in un comunicato: ci hanno chiesto “di ritirare le pratiche avviate per la registrazione del marchio e la cessione nei loro confronti del “nome a dominio” www.cocacolla.it. Non sono da ritenersi esenti i nostri profili social. Pena citazione a giudizio”.

Personalmente, non ci vedo nulla di strano nella richiesta di Coca Cola: gli autori di Coca Colla hanno sfruttato e sfruttano la popolarità di un marchio (costruito a suon di miliardi di euro e decenni di lavoro), via certamente più agevole che creare un marchio ex novo e ‘coltivarlo’ fino a farlo diventare famoso. Se il sito di chiamasse “abibù” invece di “cocacolla” l’effetto sarebbe diverso: è evidente quindi lo sfruttamento di un marchio per il proprio interesse (anche economico).

Visto che parliamo di soldi vs soldi, qualcuno mi può spiegare perché un gruppo di persone dovrebbe avere la libertà di scegliere una scorciatoia e sfruttare il lavoro di altri gratuitamente?

Ad ogni modo, un’enorme opportunità per Pepsi Cola in Italia: sponsorizzare PepsiColla.it e ricavarne pubblicità a iosa 😀