La notizia è ormai ufficiale e di dominio pubblico: Microsoft comprerà Skype per 8,5 miliardi di dollari. Innumerevoli le reazioni, molte delle quali negative.

Ricordate quando Microsoft investì in Facebook, valutando la società 15 miliardi di dollari? Anche all’epoca si gridò allo scandalo o, meglio, all’investimento sbagliato. Oggi la valutazione di Facebook è decisamente cambiata – in meglio – e l’investimento di Microsoft è giudicato eccellente.

Sarà lo stesso per Skype? La prima cosa da notare è che, in termini assoluti, la cifra è enorme ma in termini di valutazione utente non lo è. Nel 2005 – dunque non certo in epoca ‘bolla da new economy’ – eBay valutò Skype circa 45 dollari a utente. Microsoft acquisirà Skype pagando poco meno di 15 dollari. Certo, la metrica di tot dollari a utente non è sempre quella giusta, specie se poi quegli utenti non sono redditizi o se sono fittizi. Ma è comunque un indicatore.

Il secondo punto, nella valutazione dell’affare, è che Microsoft ha un cash flow enorme: una montagna di soldi che arriva e che va investita al meglio. Otto miliardi e mezzo di dollari sono meno di due mesi di cash flow per Microsoft. Semplificando – non me ne vogliano i pursiti della finanza  e i lettori del blog mi perdonino l’estremizzazione – è come se Microsoft comprasse una casa facendo un mutuo da due mesi. Automaticamente l’acquisto diventa un buon affare? Certamente no, ma c’è la possibilità che lo sia.

L’integrazione con Windows Phone 7, senza dimenticare XBox, Kinect, la messaggistica Hotmail/Messenger, la suite Office con le videoconferenze sono tutte opportunità. Staremo a vedere se e quali Microsoft riuscirà a cogliere.