Interessanti di dati di comScore sul mercato pubblicitario statunitense: a settembre 2010, il 24% delle pubblicità on line sul mercato USA è apparso su Facebook.

Secondo eMarketer però, questa mole pubblicitaria non si riflette sul fatturato, pari ‘appena’ al 9,5% del mercato: in altre parole, Facebook riesce ad attrarre sempre più investitori ma a prezzi inferiori rispetto ad altri editori.

In media infatti, il mercato statunitense valuta un banner a 15 dollari CPM, mentre Facebook – a seconda del target e della profilazione richiesta – viaggia tra i 2 e gli 8 dollari. In realtà il meccanismo è più complesso, perchè la maggior parte dei banner Facebook viene venduto a cost per click e non a cost per impression (CPC vs CPM), e Facebook guadagna solo sui click. Meno click, meno soldi della media di mercato.

Con click rate più bassi della media, quindi, molti investitori che si chiedono se un banner sui social media abbia lo stesso effetto di un banner su un sito ‘normale’. Per convincere gli investitori che la risposta è ‘sì’, Facebook da tempo propone banner multimediali (con video, ad esempio) e sta iniziando a vendere banner interattivi (sondaggi et similia). Riuscirà a trasformare le impression in fatturato?