Pochi giorni fa, esattamente il 23 giugno 2012, è stato l’anniversario della nascita di un uomo che sapeva troppo.
L’uomo che violò il codice cifrato Enigma usato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’uomo che perfezionò l’intelligenza artificiale, quando i computer non erano ancora nati.
L’uomo che inventò un modello teorico in grado di risolvere algoritmi e che da lui prese il nome, la macchina di Turing.
A 100 anni dalla nascita di Alan Turing, Codice Edizioni riporta in libreria questo meraviglioso saggio di David Leavitt, “L’uomo che sapeva troppo”.
Atterrato sulla scrivania stasera (grazie Axell!), sarà una delle letture estive.