Diciamocelo: il modo in cui è stato affrontato il maxi-blackout che ha colpito Skype (ora parzialmente risolto) di trasparente ha solo la parvenza. Già, perchè sebbene il blog di Skype sia stato costantemente aggiornato, la realtà è che di informazioni ne sono state date ben poche. Di quelle vere, intendo.

Sulla pagina Skype campeggia da ieri questo avviso:
Hello friends,
Take a deep breath. Skype is back to normal.
On Monday, we’ll provide a more detailed explanation of what happened. Until then, we’d like to apologize and thank you. Precisely in that order.
We know how difficult and frustrating the past two days have been. And still, your good wishes kept flowing in. Thank you for the amazing patience, trust and support!
UPDATED 18 August, 2007 11:00 GMT


Aspettiamo quindi le informazioni per la giornata di domani. Fino ad oggi, gli unici dettagli sono stati non-dettagli:
Finally, we’d like to dispel a couple of theories that we are still hearing. Neither Wednesday’s planned maintenance of our web-based payment services nor any form of attack was related to the current sign-on issues in any way.

L’intervista di Kurt Sauer, CSO di Skype, al New York Times non aggiunge molto: problemi causati da “a unique set of events” e da una “deficiency in an algorithm within Skype networking software”.

Ok, non è stata la manutenzione né il sistema di pagamento via Web né un attacco: allora, cosa è stato? Chi è in grado di dire cosa non è stato, dovrebbe esserte in grado di dire anche cosa è stato. Non con 5 giorni di ritardo, però…

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