Se ne parla da qualche settimana: Fon, il progetto per creare reti Wi-Fi condivise (io lascio navigare te e tu lasci navigare me), viola almeno un paio di leggi italiane.
La legge Gasparri, che prevede la possibilità per i soli provider (e non per i privati) di inviare segnali Wi-Fi sul suolo pubblico (per quanto parlare di suolo nel wiereless sembri un controsenso), lasciando ai privati la possibilità di avere reti 802.11x casalinghe. Il decreto Pisanu, che obbliga chiunque fornisca connettività Internet a terzi (e quindi anche i foneros) ad identificare ogni accesso.
Un bell’articolo di Marco Calamari per Punto Informatico analizza la questione legale e aggiunge carne al fuoco, dando conto anche dei problemi di sicurezza insiti nel firmware del router Fon.
In realtà l’articolo è tutt’altro che bello, o scritto “con cognizione di causa”.
Non ha scritto SOLO corbellerie, ma quasi… 😛
Se vuoi leggere un BELL’ARTICOLO, vai qui: http://www.andreabeggi.net/2006/06/21/fon-e-sicurezza/
Aggiungo: che fosse illegale in Italia è risaputo DA SEMPRE, e se solo si fosse informato leggendo un po’ in giro, avrebbe evitato questa “scoperta dell’acqua calda”. 😉
Giovy, grazie del link, domani lo leggo con calma.
Per il “risaputo da sempre”, Fon in Italia è arrivato da poco e , soprattutto, la questione illegalità è stata affrontata poco e solo su riviste/siti/blog poco letti. Non mi pare che testate affermate (e ancora meno quotidiani) ne abbiano parlato, mentre ampio spazio era stato dato ai tempi dell’accordo con Google.
Come sempre, non importa dove e come, ma l’importante credo sia che se ne parli…. o dobbiamo aspettare che uno dei 2mila foneros italiani sia denunciato? eh eh, lì sì che i quotidiano andrebbero a nozze 🙂