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La notizia del giorno la dà il Daily Mail, secondo cui la statunitense Verizon, la spagnola Telefonica ed il fondo Blackstone starebbero valutando l’acquisto di Vodafone. Il consorzio intenderebbe offrire 160 pence per azione (ovvero 96 miliardi di sterline la valorizzazione per Vodafone) e l’operazione sarebbe gestita da Jp Morgan Cazenove.

Se andasse in porto l’acquisto, Verizon si occuperebbe delle attività anglofone (USA e UK), Telefonica dell’Europa e Blackstone di Asia e Africa. La controllata giapponese sarebbe ceduta. I rumors potrano le azioni Vodafone a +0,6% (126,5 p), Blackstone intanto smentisce. Pretattica o fantafinanza?

2 pensiero su “Chi compra Vodafone”
  1. L’azionariato di Vodafone è composto da una miriade di soggetti con PICCOLE quote: dagli investitori istituzionali ai fondi dei risparmiatori. Un azionariato complesso e con idee diverse sulle strategie da adottare. Unico denominatore comune ovviamente è quello di avere dividendi sempre più alti per tutti.
    Ci sono due diverse strade, due diverse filosofie contrapposte,non considerando la terza…ovvero quella della vendita: la prima, quella in prospettiva, è di “credere” re-investendo sempre piu capitali e continuando sulla strada delle acquisizioni (magari in mercati emergenti) avviata da Sir Gent rinunciano a immediati introiti personali rafforzando però il Gruppo e le economie di scala. Difficile da accettare per tutti gli azionisti questa idea anche perchè il tempo degli “scambi” è finito.
    Dall’altra parte invece mantenere gli asset consolidati, tagliando i costi producendo minori utili ma mantenendo ,o se possibile paradossalmente, aumentando i dividendi. Questa strada ha piu appeal ma è tutta da dimostrare e verificare.
    Seppur con ruoli assai diversi io faccio un parallelo tra l’AD Guindani e Arun Sarin ,entrambi con eredita pesantissime alle spalle, (rispettivamente Colao -molto rimpianto da piu parti- e appunto Chris Gent) Per i secondi la sfida era certo piu facile da affrontare: il mercato italiano ed internazionale in quegli anni era meno “complicato…bisogna vedere se i piccoli (come quote) azionisti saranno volonterosi di continuare questa difficile avventura o uscrne (ammesso ci fosse questa offerta finora tutta da verificare) con le cosi amate plusvalenze…
    Dimitri

  2. Dimitri, grazie dell’analisi… io credo che Sarin sia sotto pressione prpprio perchè gli azionisti vogliono tornare ad incassare dividendi. Vedremo che accade, certo è che la poltrona di Sarin traballa ed a breve potremmo avere sorprese!

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