“Buongiorno dottor Cavazzini, Le scrivo perché vorrei avere l’opportunità di presentare la mia startup“. Iniziano così decine di messaggi ricevuti via LinkedIn da startup italiane.

Solitamente rispondo chiedendo qualche delucidazione, e se poi – ma io sono curioso di natura! mi interessa, cerco di dedicare un’ora de visu per capire meglio cosa fanno, come lo fanno e potenziali sinergie con quello che faccio io.

Eppure. C’è un eppure. Sarò sfortunato io, ma la maggior parte delle startup sembra non avere la minima idea di come approcciare potenziali clienti/partner/manager e come gestire la relazione.

“Ok vediamoci” scrivo io. Poi silenzio per mesi. “Avete cambiato idea?” abbozzo dopo mesi. “Ah sì abbiamo deciso di focalizzarci su altro business grazie”.

“Ci vediamo lunedì alle 9, allora?” confermo. “Ah no sono da un cliente – messaggio della domenica sera per appuntamento del lunedì mattina – mi spiace speriamo capiti altra occasione in futuro”

“Sono interessato vediamoci da me in ufficio prossima settimana!” è la mia proposta. “Ok può passare nel nostro ufficio previo appuntamento, saluti” una delle risposte ricorrenti.

Capita anche a voi? O sono io sfortunato e poco selettivo?