“Si divertì di più quando prese il treno per il Sud dell’Europa per andare a parlare con il distributore dell’Atari a Torino, dove la pastasciutta italiana e il cameratismo del suo ospite piemontese gli ispirarono molta più simpatia. «Passai due settimane meravigliose a Torino, che è una città industriale piena di vita» rammenta. «Il distributore era un tipo incredibile. Mi portava tutte le sere a cena in un posto in cui c’erano solo otto tavoli e nessun menu. Dicevi semplicemente all’oste che cosa volevi e lui lo preparava. Uno dei tavoli era riservato al presidente della Fiat. Stupendo.»  


Tratto dall’autobiografia di Steve Jobs, “Steve” di Walter Isaacson [via Zambardino]