Massimo Cavazzini

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• by bruno lai

  15 Set 2010 at 09:55

  

  Io questa cosa la volevo proporre al Garante per la privacy …. in pratica, vai alla posta, registri i tuoi dati postali nel loro DB e di contro ti sparano un codice QR che tu puoi anche inviare ad amici, parenti e chi meglio preferisci. oltre ad essere veramente una forma di tutela della privacy, perchè di fatto, l’uomo comune non potrà capire nulla dell’origine e del destinatario… in più è una comodità, perchè tu puoi stamparlo su una etichetta e via, lo appicichi a mo di francobollo, uno per origine e uno per destinazione e l’abbiamo smessa di scrivere 3 volte l’indirizzo se devi inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno. Tra l’altro, se le poste, classiche o private si svegliassero, sarebbero in grado, a fronte di un pagamento simbolico, di darti una pagina con indirizzi adesivi belli che pronti, così lo zietto di turno non si stressa. Abbiamo parlato tanto di geolocalizzazione, e privacy, però l’approccio usato dalle poste, non mi pare il massimo in tal senso e poi, cari amici… vuoi mettere lo spammig che fine farebbe? Ovvero, fino ad oggi basta conoscere il tuo indirizzo per riempirti di pubblicità, anche mirata, da domani te lo scordi, se non c’è il QR address te saluto! Grande cosa direi, perchè se recedi da un qualcosa e loro continuano a spammare, vai alla posta e cambi il tuo QR, a quel punto non c’è santo che tenga, la comunicazione deve rientrare al mittente che non avrà alcuna autorizzazione a sapere il nuovo codice. Anzi, proprio, l’idea sarebbe quella di andare alla posta e scegliere da quali codici QR ricevere comunicazioni pubblicitarie. Anche se poi sappiamo che accadrà… che la pubblicità te la metteranno dentro le comunicazioni ufficiali… pessima cosa direi! comunque, carino, somiglia vagamente a certi tappeti sardi 🙂