Ricordate la gara a chi ce l’aveva più lungo tra Tim e Vodafone sulla velocità delle chiavette Internet?

“Tim annuncia l’offerta con chiavetta Internet a 14,4 Mbps e oggi Vodafone spende qualche milione di euro per dire che sì, lei ce l’ha più lungo, e vola a 28.8 Mbps.”

In realtà, come avevo spiegato, “sono cose che di possono raccontare solo in pubblicità e che non hanno rispondenza nella realtà, basta leggere le ‘informazioni utili’ di Vodafone per capire che è pura comunicazione”. E aggiungevo: “Quindi, la prima frase dice che quello che vendono per 28.8 oggi va a 21.6, ma che in realtà la rete è a 14.4 in buona parte (per me buona parte deve essere superiore al 60-70%, altrimenti è una piccola parte quindi dai 28.8 passiamo ai 14.4 quando va bene e ai 3.6 quando va male”.

Leggo che anche l’Antitrust si è accorto dell’anomalia e ha condannato Vodafone per pubblicità ingannevole:
Sulla base di tale presupposto, l’indicazione di una velocità superiore induce il consumatore a ritenere che l’upgrade del proprio supporto tecnologico possa garantirgli prestazioni migliori. Prestazioni che non incrementeranno, tuttavia, senza l’ulteriore modifica di una o più variabili da cui dipende la velocità di navigazione effettivamente fruibile. Fra queste, importanza primaria riveste la tecnologia della rete disponibile in una determinata area geografica,anch’essa identificata a mezzo di valori riferiti alla velocità di connessione. Ciò è tanto più vero se si prende a riferimento la tecnologia di rete a 28.8Mbps, che non è stata ancora implementata.

Il documento completo dell’Antitrust spiega in dettaglio perchè la pubblicità è ingannevole, ma com’era accaduto nelle scorse settimane è il buon senso a spiegarlo ai comuni mortali: se pubblicizzi una velocità che non esiste, stai prendendo in giro le persone.

Ma l’ingannevolezza delle pubblicità Vodafone non si esaurisce nella velocità inesistente: nello stesso bollettino, una condanna per pubblicità ingannevole anche per lo spot tv di Vodafone Tutto Internet. Ingannevole perchè promette mari e monti ad un prezzo stracciato, ma si ‘dimentica’ di enumerare clausole e cavilli che fanno lievitare il prezzo dell’offerta e quindi danneggiano la concorrenza:

  • Vodafone si è infatti ‘dimenticata’ di dire che per attivare la promozione pubblicizzata occorre sottoscrivere l’offerta adsl Flat Ovunque o Tutto Flat Ovunque con canoni di 43 e 53 euro al mese,
  • che il Pc va comprato a rate ma non c’è indicazione in merito al valore del computer, né viene precisato che il consumatore è tenuto al pagamento del portatile, in un’unica soluzione, in caso di mancata attivazione del servizio per indisponibilità della connessione in modalità adsl (ovvero se per colpa di Vodafone non c’è l’ADSL, il Pc lo paghi comunque tutto e subito), ovvero nell’ipotesi di recesso anticipato.
  • Per aderire alla promozione, lo spot segnala, con caratteri facilmente leggibili, la presenza di un contributo iniziale di 49 euro, indicando invece con caratteri estremamente ridotti – e senza menzionarne l’entità – l’esistenza di un costo di attivazione del servizio, il cui importo, secondo le predette comunicazioni presenti sul sito web del professionista, varia da 49 euro in caso di migrazione a Vodafone del numero fisso, a 99 euro in caso di attivazione di una nuova linea (cosa volete che sia? da 49 a 99 euro una tantum, noccioline no?)
  • il messaggio non riporta il costo della navigazione in mobilità oltre la soglia delle 30 ore mensili, né alcuna informazione in relazione alle conseguenze del recesso anticipato (il cliente Vodafone non ha diritto di sapere quanto paga oltre soglia?);
  • non risultano precisati né l’importo del costo di disattivazione, né gli oneri a carico del recedente, relativi al pagamento in unica soluzione del prezzo del portatile o del suo valore residuo.