Leggo spesso – in particolare dagli Apple fan boys – meraviglie dell’App Store: tutto perfetto, tutto funziona, applicazioni a non finire, meccanismo di acquisto semplice e rapido. Il fatto che il mondo Apple sia chiuso come uno dei peggiori walled garden degli ultimi 20 anni? E’ il prezzo da pagare per entrare in Paradiso, la risposta dei fan Apple.

Non entro nel dettaglio di gestione del Paradiso, perchè sotto nda e perchè ne avrei troppe da raccontare su quello che è il dietro le quinte dell’App Store. Però la mia vicenda personale credo possa essere un buon esempio di come il mondo perfetto abbia in realtà più di una crepa (un’altra crepa è il furto di carte di credito con acquisto fraudolento di applicazioni) che, nel tempo, dovrà essere stuccata per non trasformare il Paradiso in Purgatorio o Inferno.

Qualche tempo fa, tentato dal prezzo scontato da 29,99 a 9,99 euro, mi sono lasciatoconvincere e e ho acquistato il navigatore NDrive. Un’applicazione, realizzata dalla società portoghese NDrive, che funziona egregiamente: mappe aggiornate, buona grafica, opzioni sufficienti per trasformare iPhone in un navigatore satellitare. Insomma, soddisfatto.

Scopro adesso che facendo l’upgrade del sistema operativo iOS 4 alla 4.0.1 (o alla recentissima 4.0.2 che tappa alcune falle di sicurezza e impedisce il jailbreak), l’applicazione sparisce. Esatto: non c’è più traccia del navigatore nè lo si ritrova nell’App Store. In pratica ho acquistato un’applicazione ‘a tempo’, visto che l’ho usata a malapena due mesi.

Nessuna traccia sul sito di NDrive, scarna la spiegazione dell’assistenza NDrive (“Unfortunately due to a technical error with our applications on Appstore you currently cannot purchase the NDrive software. We are resolving the situation with Apple so we ask you to wait a few more days.”) mentre in questa discussione sul forum Apple ho scoperto che l’applicazione è stata tolta da App Store per non meglio precisati problemi.

Scrivendo all’assistenza App Store, la risposta è contradditoria. “iTunes Store Terms and Conditions state that all sales are final.” è il mantra degli addetti Apple che, in soldoni, dicono: una volta che hai acquistato l’applicazione sono affari tuoi se dopo un’ora o un giorno smette di funzionare, noi di Apple ti garantiamo che funziona solo quando la scarichi, il resto affari tuoi. In fin dei conti Apple percepisce ‘solo’ il 30% da ogni singola vendita…

Qualcuno ha insistito e, in via eccezionale, il supporto Apple ha resituito i soldi: “In three to five business days, a credit of xxxx should be posted to the credit card that appears on the receipt for that purchase. Please note that this is a one-time exception, as the iTunes Store Terms and Conditions state that all sales are final.”

E’ questo il Paradiso? Mi spiace ma credo di no. Se spendo 99 cent e dopo una settimana l’applicazione non funziona più, magari non faccio salti di gioia ma si può soprassedere. Esitono applicazioni da 20, 50, 100 euro: con che fiducia si può acquistare, sapendo che dopo un giorno quei soldi potrebbe essere svaniti nel nulla insieme all’applicazione acquistata?

Non pretendo un’App che funzioni a vita, ma sicuramente esiste un compromesso (ad esempio se l’App sparisce dallo Store nei 12 mesi successivi all’acquisto, Apple riaccredita in automatico le somme spese) che generi fiducia in chi acquista.

In un mondo aperto accetto il rischio e accetto che il rapporto in caso di problemi sia direttamente tra acquirente e produttore dell’applicazione , in un mondo chiuso (e ipercontrollato) dove anche Apple guadagna cifre consistenti per la mediazione, mi spiace ma pretendo che il mediatore si prenda le sue responsabilità.

“All sales are fnal” è pilatesco, perchè i soldi che si versano ad App Store sono long-lasting.