E’ che ogni tanto è bello chiudere gli occhi e sognare. Specie quando vivi in un Paese governato da novantenni, quando lavori con persone che capiscono il 10% del tuo lavoro ma che hanno in mano il 90% del tuo futuro lavorativo, quando esci da riunioni in cui chi non capisce tende ad ostacolarti in tutto i modi pur di mantenere lo status quo, quando operi in un mercato che corre ai 100 all’ora e tu sei legato a manager che sono rimasti a dieci anni fa.

E’ che ogni tanto è bello sperare che quello che succede altrove prima o poi capiti anche da noi. Tra poco la mia ‘esperienza’ Web compierà 15 anni. Molto, moltissimo è cambiato: dai tempi dell’Internet carbonara e delle prime BBS ad un Web sociale, che pervade la società, che influenza le masse, che fa crescere le aziende, che muove denaro. Che ti fa vedere il futuro.

E’ che quando vedi un presidente che ha capito tutto questo, chiudi gli occhi e speri che prima o poi anche in Italia succeda. Poi pensi a quello che vedi in ufficio tutti i giorni, a quello che leggi sui giornali, a quello che vivi sulla tua pelle e capisci che siamo ancora molto, troppo lontani.