La crescita del mobile broadband nel mondo sarà davvero quella indicata a fianco? No, o meglio non se le telco perseguiranno modelli di business classici.

I punti a sfavore della crescita di mercato:
– crisi il cui effetto sull’economia reale si farà sentire maggiormente nel 2009, ovvero mendo vendite di prodotti che potrebbero essere considerati superflui
– minori investimenti capex sulle reti quindi meno crescita della velocità di connessione
– minor propensione degli utenti ad avere un canone mensile fisso, insomma il modello prepagato continuerà ad essere quello preferito
– il costo della struttura di rete mobile è maggiore dell’iperammortizzato investimento sul doppino, mentre oggi la competizione di prezzo dell’Internet mobile con l’ADSL fissa è evidente
– la possibile saturazione di alcune celle di rete, dovuta proprio all’esplosione del traffico dati

E’ l’opinione – quasi totalmente condivisibile – della bella analisi di Telco2.0 sul futuro delle reti dati. Come superare gli ostacoli?

– Spingere sul modello prepagato (e in Italia in questo siamo già avanti, esistono chiavette Internet con ricaricabile: paghi quanto e quando consumi)
Offrire connessioni a tempo e non solo a traffico (personalmente lo considero un non-sense, ma è indubbio che sul mass market è più comprensibile dire un’ora di conessione piuttosto che 100 MB)
– offrire bundle fisso/mobile (molti operatori che operano nei due mercati già lo fanno)
– perseguire anche modelli ‘free mobile Internet’ offerti dagli sponsor, durante eventi e simili
– mettere sul mercato chiavette con un prezzo che già include un monte traffico o monte ore incluso nel prezzo di acquisto (anche questo in Italiua già accade)
– cercare di avere business model dove non è il cliente finale a pagare il servizio di connessione, ma l’erogatore del servizio Internet fruito.

Basterà?