Libero Mercato intervista il prof. Carnevale Maffe’ (SDA Bocconi) sulla decisione Agcom relativa alle tariffe di terminazione del mercato mobile:

“L’Autorità sta tutelando gli interessi di Telecom e Vodafone a danno degli altri”.”Contesto il metodo. Non c’è stato dibattito pubblico. Nessuno che abbia detto: signori ci siamo sbagliati. Il modello del 1998 ha prodotto attori troppo fragili. Ora si cambia.. Il mercato si deve concentrare attorno a pochi operatori. Il resto deve sparire».

Ma l’Antitrust non dice niente? Per il momento è evidente che si marcia verso un oligopolio fatto da Vodafone e Telecom». Vuol dire che le tariffe saliranno? «Quando scende il livello della concorrenza sale quello dei prezzi. Per su questo punto essere molto chiaro per non sembrare talebani della concorrenza».

In che senso? «Nel senso che il processo di concentrazione è inevitabile. L’introduzione di tecnologie standard, l’ampliamento del mercato e il livello degli investimenti provocano inevitabilmente la scomparsa degli operatori marginali».

Vuoi dire che l’Agcom ha ragione? “Voglio dire solamente che il mercato marcia in quella direzione. Il compito dell’Autorità è quello di impedire gli abusi di posizione dominante, Serve un grande sforzo di trasparenza”…«Spero che l’Agcom non sia stata oggetto di pressioni. Da Roma, ma anche da Bruxelles che lavora per la nascita dei campioni europei. Qualche messaggio è arrivato, penso, da Londra, da Milano o da Trieste. Non è un caso che il titolo Telecom sia salito e Paolo Bertoluzzo, ad di Vodafone Italia abbia applaudito. Il tacchino per Natale festeggia solo se il cuoco cucina pesce».

Wind e 3 Italia che fine faranno? «Credo che dovranno essere vendute. Così come Tiscali». E in Europa che cosa succederà? «Sopravviveranno Vodafone, Telefonica, Bt sicuramente. Telecom Italia dovrà faticare. Deutsche Telekom e France Telecom devono uscire dall’orbita statale per restare poli aggreganti».