Nokia macina utili, ma nonostante tutto decide di chiudere lo stabilimento tedesco per trasferire la produzione in Romania, dove il costo del lavoro è inferiore. La protesta della gente non si fa attendere:

Una grande manifestazione, (oltre 15 mila persone, secondo i dati dei sindacati) si è svolta ieri (22 gennaio, ndkava) a Bochum. Con i 2.300 dipendenti della fabbrica e i 1.600 occupati presso i fornitori, hanno dimostrato solidarietà soprattutto i colleghi del settore automobilistico. All’invito del sindacato di categoria, Ig Metall, hanno aderito molti dipendenti della Ford di Colonia, della Volkswagen e della Opel. Numerosi anche gli scolari, che hanno ottenuto un giorno libero dalle lezioni per prendere parte alla manifestazione. Il leader dell’Ig Metall, Berthold Huber, soprattutto in seguito alle pressioni esercitate sulla società finlandese da parte dei maggiori esponenti politici, che hanno di nuovo oggi invitato a boicottare i cellulari, ha ottenuto l’assicurazione da parte dei manager di Nokia che ci saranno nuovi colloqui. Huber tuttavia si è dichiarato poco ottimista. Anche il Cancelliere Angela Merkel, in un intervento in una trasmissione radiofonica della Ndr, ha riferito di aver avuto un colloquio con l’amministratore delegato di Nokia, Olli-Pekka Kallasvuo. «Ho detto chiaramente – ha dichiarato Merkel – che trovo incomprensibile la politica di comunicazione della società e altre questioni al riguardo».

Oggi è Reuters a parlare di una richiesta di risarcimento da 41,3 milioni di euro fatta a Nokia dalla regione della Westaflia-Nord Reno, dove si trova(va) lo stabilimento Nokia in via di chiusura:

The German state of North Rhine-Westphalia told cellphone maker Nokia on Wednesday to give back subsidies of 41.3 million euros ($60.5 million) used in revamping a plant that it plans to close and the company said it was astonished by the call. Nokia’s plans to shut Germany’s last mobile telephone factory, in Bochum, and move production to Romania have created a storm of protests. The world’s largest handset maker says the plant is not competitive and has to be shut. The North Rhine-Westphalia Economy Ministry said earlier on Wednesday Nokia had to repay the subsidies used for changing a TV plant into a cellphone factory.

Qui, invece, la risposta della società finlandese che si dice “stupita della richiesta”:
Nokia is astonished by this. Based on the facts available to the company and Deutsche Bank, its adviser throughout the entire period, both parties strongly feel that such an attempt is without merit.

Sarà interessante capire come andrà a finire…