Ancora un ostacolo per Vodafone Casa, il servizio di Vodafone Italia che prevede l’utilizzo – tra le mura domestiche – del cellulare come se fosse un cordless. Il lungo tira e molla con Telecom Italia sembra ormai alle spalle e il lancio del servizio sembrava ormai imminente.

L’acquisizione di Tele2 Italia (e Tele2 Spagna) avvenuta nei giorni scorsi mostra come la società britannica voglia focalizzarsi anche sui servizi di telefonia fissa e, in particolare, sulla banda larga fissa. A parte le critiche degli analisti per l’acquisizione (le due filiali Tele2 acquistate bruciano cassa e il costo di acquisizione di ogni singolo cliente brodband è stato di 750 euro circa, il 50% in più rispetto agli ultimi affari analoghi), è ovvio che l’aver comprato Tele2 accelera l’ingresso nel mercato del fisso.

A frenare, dopo Telecom, ci pensa Wind: la società egiziana ha presentato al TAR del Lazio un ricorso per bloccare Vodafone Casa Libera. Wind ha frequenze GSM a 1800 MHz, meno efficaci a penetrare le mura domestiche (Vodafone utilizzerà probabilmente il GSM a 900 MHz), quindi sostiene che l’offerta Vodafone non sia replicabile dai concorrenti (Tim ha le altre frequenze GSM a 900 MHz, 3 ha solo frequenze UMTS).