Siete tra quelli che hanno un Nokia N95 e passavano le serate aspettando che agganciasse il segnale GPS? Gioite: i 4-5 minuti dovrebbero dimezzarsi grazie all’Assisted GPS (AGPS o A-GPS).

Un nuovo firmware ha ora risolto il problema. Per Nokia la soluzione è stata individuata nelle celle con cui avviene la connessione telefonica, in grado di restituire al telefono dati utili per un primo posizionamento sommario. Partendo dai dati relativi alla triangolazione tra le celle, il sistema restringe il campo di ricerca e permette al dispositivo di trovare il posizionamento (sulla base dei dati dei satelliti) in circa 1 minuto.

Qualche tenpoi fa avevo visto l’A-GPS in azione in Israele, qui il mio racconto:
Uno dei limiti maggiori di questo sistema è la necessità per il ricevitore GPS di essere “in linea di vista diretta” con più satelliti. Servono almeno 4 satelliti per determinare la posizione. Per questi motivi, l’utilizzo del GPS in città (dove gli edifici più alti possono oscurare il segnale satellitare) può essere difficoltoso. L’Assisted GPS nasce per superare il problema: aggiunge un elemento di comunicazione (il Mobile Location Server o assistance server) rispetto al binomio ricevitore-satelliti del GPS classico. Il ricevitore GPS riceve assistenza dalla rete di telefonia mobile per calcolare la posizione e il segnale che, in tal modo, vengono elaborati in modo più veloce. Nei GPS portatili la batteria deve fornire energia per la ricezione dei dati dai satelliti, per il calcolo della posizione e per il collegamento Bluetooth con il cellulare. Con l’A-GPS si risparmia batteria e il calcolo della posizione è più rapido, perché è l’antenna di telefonia a ricevere il segnale dai satelliti e a elaborarlo.

Se siete italiani, però, non gioite troppo: in Italia nessun operatore implementa l’A-GPS (presente già su smartphone più datati, come ad esempio quelli Motorola), sebbene ad esempio 3 abbia una rete che potrebbe supportarlo. Quindi, rassegnatevi all’attesa…