Ieri, tra i commenti di questo post di Massimo, scrivevo che era tutto confermato: la finanziaria modifica la norma sul diritto d’autore introducendo il concetto di “rassegna stampa a pagamento”.

Lo avevo letto su qualche quotidiano, ma non ero riuscito a recuperare il pezzo. Lo faccio oggi, dal Sole24Ore:

“Nella parte dell’editoria, il decreto prevede che i soggetti che realizzano la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali corrispondano agli editori un compenso per le opere da cui sono tratti. La misura del compenso è concordata con le associazioni di categoria”

Per chi si intende di legalese, ecco l’articolo incriminato:

1. All’articolo 65 della legge 22 aprile 1941 n.633, dopo il comma 1, e’ aggiunto il seguente:”I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalita’ di riscossione sono determinate sulla base di accordi fra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui al comma 2 dell’articolo 1 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n.29″

Insomma, tutto come sembra: la rassegna stampa diventa a pagamento