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Il 27 febbraio 2006, Wind ha deciso che l’offerta Tuttoincluso dovesse cambiare. I 150 minuti/mese gratuiti verso cellulari Wind, previsti per tutti i clienti Tuttoincluso fino al 31/3/2006, sono spariti. Chi ha sottoscritto l’offerta dal 27/2 in poi, non ha dunque diritto alle 2,5 ore di chiamate gratuite verso i telefonini arancioni.

La “mossa” di Wind ha poco senso dal punto di vista del marketing (chiamate da clienti Wind ULL a cellulari Wind non prevedono costi di interconnessione), ma ha ancora meno senso la sorpresa che il gestore propone nelle bollette dei clienti. Le chiamate gratuite sono infatti fatturate normalmente.

Nell’ultima fattura che ho ricevuto, le chiamate verso cellulari Wind non sono esenti da tariffazione. Personalmente il mio traffico da fisso a mobile è praticamente nullo (pago meno telefonando da cellulare e cellulare), quindi il danno è minimo. Eppure un euro a me e due euro a te, ripetuto per migliaia di clienti fa una bella sommetta, specie se pochi clienti hanno l’abitudine di analizzare il dettaglio chiamate, controllare se gli addebiti sono corretti e contestare le eventuali anomalie. Bisogna perdere tempo, per pochi euro molti utenti preferiscono lasciar perdere.

Il 155 suggerisce di “pagare e poi chiedere eventualmente il rimborso”, io invece suggerisco un approccio diverso:
non pagare gli importi non dovuti, lo prevede la legge. Basta una calcolatrice per avere l’importo corretto, al netto degli addebiti errati.
segnalare l’anomalia ad Agcom ed eventualmente al Corecom: più segnalazioni arrivano, più è probabile che qualcuno prenda a cuore la faccenda.