[Internet e dintorni]
Ci risiamo. Giovedì 9 marzo sarà lanciata l’ADSL2+ Alice di Telecom Italia con velocità di 20 Mbps. Dalle prime indiscrezioni, sarà una connessione a due velocità. Per navigare sul Web, l’utente avrà 4 Megabit al secondo, per guardare la televisione (IPTV) via Internet si aprirà il rubinetto fino ai 20 Mbps.

Nel consueto spot articolo su Affari e Finanza di Repubblica, intervistato da Giuseppe Turani, l’a.d. di Telecom annuncia addirittura i 50 Megabit al secondo per il 2007. Visto che nessuno fa domande a Telecom Italia, ci provo io…

Mi piacerebbe sapere (e con me, ne sono convinto, migliaia di utenti):
quale sarà la distanza dalla centrale entro il quale i 20 Mbps funzioneranno. Già oggi, i 4 Mbps teorici diventano molti molti meno se l’utente è troppo lontano.
– considerando il punto precedente, qual è il bacino potenziale di utenti che potranno usufruire dei nuovi servizi. Un milione di persone? Due? Dieci?

Due domande tutto sommato banali, ma importanti perchè permettono di distinguere un annuncio pubblicitario (lanceremo le ADSL super-veloci per 100mila persone) da un avanzamento tecnologico (lanceremo le ADSL super-veloci per il 90% della popolazione) di cui beneficerebbe l’intero Paese.

Nell’ombra rimane infatti il problema della copertura, relativo non solo alle nuove velocità, ma anche all’ASDSL classica. Perchè in questa corsa all’aumento delle velocità (che serve per vendere nuovi servizi, la navigazione è infatti filtrata e rallentata) una buona fetta della popolazione deve accontentarsi delle connessioni analogiche a 56K. Qualcuno già protesta.