Ho letto nei giorni scorso un interessante commento su Vodafone Live!, il portale mobile “infilato” a forza sui cellulari nel listino. Schiacci il tasto del cellulare, anche per sbaglio, e zac!: 19 cent. Navighi nei menù del telefonino brandizzato Vodafone, leggi suonerie, leggi sfondi, premi, e zac!: altri 19 cent.

Il messaggio che ho citato in apertura giustamente si chiedeva: “Ma poi… che cosa ci viene dato in cambio di questi 19 centesimi? Paghiamo 19 centesimi solo per avere la possibilità di sfogliare il catalogo dei servizi a pagamento che si possono comperare dal sito Vodafone?”.

Esatto: pagare 19 cent per decidere cosa comprare. Non c’è il cartello “Entrata libera” appeso ancora oggi sulla porta di molti esercizi commerciali e fin qui male ma non malissimo (in fin dei conti, basta cambiare negozio). Il “problema” è che la brandizzazione dei menù è così invasiva che spesse volte capita di sfiorare il tasto Live! o premerlo inavvertitamente: è come se passeggiando in un negozio, vi facessero pagare anche quello che non volete comprare.

La tecnica che spilla tot centesimi alla volta non appartiene ovviamente solo a Vodafone, ma la soluzione vale per tutti i gestori: basta definire un profilo WAP/Web fasullo e lasciarlo abilitato. Il cellulare non si potrà connettere. Quando si vuole usare il WAP/Web, si (ri)abilita il profilo “giusto”… ed il portafogli ringrazia.